Genova, un anno dopo

Avevamo lasciato Genova di corsa, nel cuore della notte. Abbandonato lo Sciorba, ormai mezzo vuoto, alle 4 del mattino, quando erano arrivate le prime notizie della Diaz. Siamo tornati, un anno dopo, per non dimenticare e scendere in piazza liberamente. Anche a Genova, anche nella zona rossa.

Nessun incidente, come qualcuno sperava e fomentava da giorni. Dopo Assisi e Roma, un'altra ma diversa giornata di festa, un'occasione in piu' per chiedere giustizia. Dal blitz alla scuola Diaz, alle violenze nella caserma di Bolzaneto, dai pestaggi gratuiti contro i manifestanti allo strano sasso che devia un proiettile nella testa di un ragazzo, troppi interrogativi sono ancora aperti, troppe violenze impunite.

Non ho mai considerato Carlo Giuliani un eroe, un martire o un santo. E' stato solo il ragazzo piu' sfortunato tra i tanti, troppi, che quel pomeriggio hanno perso la testa. Ma non dobbiamo dimenticare che in quelle ore a Genova si e' verificata una grave sospensione dei diritti civili, come e' emerso anche dal rapporto di Amnesty International.

Il governo Berlusconi, allora presente nelle caserme con il vice Presidente del Consiglio Fini, ha sempre voluto raccontarci un'altra verita'. Una verita' fatta anche di finte molotov e ordini mai dati. Ma, come ci ricorda una canzone di un genovese doc, Fabrizio De Andre', "anche se voi vi credete assolti, siete per sempre coinvolti".


Piazza Alimonda, 20 luglio 2002 ore 17.27

Piazza Alimonda


Michele e Mattia si preparano al corteo

Michele e Mattia


Non trovando idranti delle forze dell'ordine, Renato si rinfresca nella fontana

Doccia nella fontana


Maledetti no-global, fanno pure ritardare gli autobus...

Cartello sospetto


Prima che si sacrifichi come Presidente della Repubblica

Sveglia Italia


Per una volta in disparte

Tu qui non puoi entrare


Se durante il G8 i panni non si potevano stendere, quest'anno si possono lavare

Altro che la lavatrice...


Piazza Alimonda, per un giorno piazza Giuliani

Ex piazza Alimonda





Thanks to Renato